Martedì della 1ª settimana di Avvento
In Cristo Gesù è contenuta la pienezza della rivelazione. «Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo» (Lc 10, 22).
Dio si è fatto carne in Cristo perché potessimo vederlo, entrare in relazione diretta con Lui e per farci conoscere i progetti della sua sapienza. Nel momento di cercare risposte agli interrogativi della nostra vita, faremo molto bene a ricorrere a Gesù. Nel nostro dialogo con Cristo non esistono preoccupazioni superflue né dubbi inopportuni. Tutta la sapienza è contenuta nel mistero del Verbo fatto uomo: Gesù è la Parola di Dio.
Il dialogo personale e quotidiano con Lui ci permette di conoscerlo sempre meglio, di acquisire una connaturalità con il suo modo di reagire alle diverse situazioni della vita. Dobbiamo chiedere allo Spirito Santo che il nostro dialogo con Gesù sia luce per noi e per gli altri. Nel corso della vita impariamo molte cose. Alcune di esse sono costitutive del nostro modo di pensare, di essere e di agire. È probabile che alcuni di questi insegnamenti fondamentali li abbiamo ricevuti dalle labbra o dall’esempio delle nostre madri. La vita di Maria costituisce per noi un insegnamento meraviglioso di dialogo con il Signore. Potessimo imparare dalla Madonna quella stessa familiarità nel guardare e nell’ascoltare Gesù!