Venerdì della 1ª settimana di Avvento
Come i ciechi del vangelo, anche noi siamo convinti di avere delle necessità. Essi soffrivano di una severa limitazione fisica; anche noi, nel raccoglimento della nostra preghiera, ci accorgiamo di avere tanti limiti materiali e spirituali. Sono molte le cose che vorremmo vedere con maggiore chiarezza. A volte sembra che tutto diventi confuso. Forse, come i due ciechi che seguirono Gesù, ci vien voglia di gridare nel nostro cuore per chiedere il suo aiuto. Vogliamo farci strada tra la folla sino ad arrivare a Lui. Allora imploreremo la nostra guarigione dal più profondo della nostra anima, convinti della sua misericordia. Sapere che siamo ascoltati da Gesù ci riempie di speranza.
Gesù è venuto nel mondo per salvarci. Egli «è sempre disposto a darci la grazia, e specialmente in questi tempi; la grazia per una nuova conversione, per ascendere al terreno soprannaturale; per una maggiore donazione, per un avvicinamento alla santità, per infiammarci di più» (San Josemaría, Appunti di una meditazione, 2-III-1952). Inoltre Cristo, se glielo chiediamo, può portare altra luce ai nostri occhi.