Pillole di Spiritualità – Avvento 2022

Lunedì 2ª Settimana di Avvento

La misericordia del Signore è il motivo ultimo della nostra gioia e della nostra fiducia in Lui. «Pensi forse che i tuoi peccati sono molti, che il Signore non potrà sentirti? Non è così, perché Egli è ricolmo di misericordia. […] Osservate anche quello che accade quando – come ci narra san Matteo – portano a Gesù un paralitico. Quell’infermo non dice nulla: se ne sta lì, alla presenza di Dio. E Gesù, commosso dalla contrizione, dal dolore di chi sa di non meritare nulla, non tarda a manifestare la sua consueta misericordia: Confida, figlio; ti sono rimessi i tuoi peccati».
È sorprendente il fatto che allora «gli scribi e i farisei cominciarono a discutere, dicendo: “Chi è costui che dice bestemmie? Chi può perdonare i peccati, se non Dio soltanto?”» (Lc 5, 21). Con un poco di umiltà, avrebbero potuto ragionare come i discepoli: se quest’uomo perdona i peccati, è perché Dio è con lui. In realtà, nella loro preoccupazione di conservare il potere, nella scarsa capacità di lasciarsi sorprendere dai piani divini, pensavano soltanto a come poter ostacolare l’opera del Maestro. «Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: “Perché pensate così nel vostro cuore? Che cosa è più facile dire: ‘Ti sono perdonati i tuoi peccati’, oppure dire: ‘Alzati e cammina’? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati, dico a te – disse al paralitico – : alzati, prendi il tuo lettuccio e torna a casa tua”» (Lc 5, 22-24).
Gesù chiarisce che l’opera più importante del Messia è il perdono dei peccati. E, per dimostrare che ha l’autorità per farlo, restituisce al giovane anche la salute fisica. Ma la cosa più preziosa – così ritenne il malato – fu che gli restituì la gioia interiore, gli fu concessa la grazia del perdono. In lui trovarono compimento le parole del profeta che leggiamo nella prima lettura: «Irrobustite le mani fiacche, rendete salde le ginocchia vacillanti. Dite agli smarriti di cuore: “Coraggio, non temete! Ecco il vostro Dio, giunge la vendetta, la ricompensa divina. Egli viene a salvarvi”. Allora si apriranno gli occhi dei ciechi e si schiuderanno gli orecchi dei sordi. Allora lo zoppo salterà come un cervo, griderà di gioia la lingua del muto, perché scaturiranno acque nel deserto, scorreranno torrenti nella steppa» (Is 35, 3-6). L’Avvento è tempo di gioia, perché la Chiesa ci invita a consolidare la nostra anima con la forza di Dio: «Quanto ammirevole è l’amore di nostro Signore Gesù Cristo! Che meraviglia la sua intensità divina e la capacità di effonderlo per i suoi fratelli! Non riusciremo a farci carico pienamente del male che noi uomini abbiamo commesso nel corso della storia […]. Ma a tanta malvagità, che lo colpisce nell’anima e nel corpo con una sofferenza indescrivibile, risponde con quella pienezza di amore, così immensa da cancellare quella progressione di miserie: “Uomo, i tuoi peccati ti sono rimessi” (Lc 5, 20)»

Pillole di Spiritualità – Avvento 2022