Lunedì della 1ª settimana di Avvento
«Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito». Come ci commuove contemplare ancora una volta la fede del centurione! Una fede che anche Gesù ha ammirato, tanto da lodarlo: «In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande!» (Mt 8, 10). Una fede grande e nello stesso tempo umile e semplice, espressa con parole che la liturgia mette ogni giorno sulle nostre labbra prima di ricevere la santa Comunione.
Ogni giorno noi possiamo avvicinarci a Gesù nell’Eucaristia, e ci piacerebbe farlo con la stessa fiducia nel potere del Signore e con la stessa umiltà che osserviamo in questo personaggio del vangelo.
Nell’Eucaristia e nell’intimità del cuore possiamo alimentare la nostra amicizia con Gesù. Egli è sempre al nostro fianco per aiutarci con la sua grazia, farci gioire con la sua presenza e farci conoscere il suo amore per noi. Anche se a volte non possiamo avvicinarci fisicamente a Gesù Sacramentato, possiamo sempre trovare Dio raccogliendoci nel silenzio del nostro cuore, come tante volte ha fatto nostra Madre, santa Maria (cfr. Lc 2, 19). All’inizio di quest’anno liturgico, possiamo chiedere a Lei la sua compagnia per addentrarci in ogni momento della vita di suo Figlio.